La Magia
e il Mito
Queste sono le Nostre Produzioni che ti faranno dire Non vedo l’ora!
KORAKORA si occupa della creazione di esperienze immersive ed eventi fantastici.
Sempre alla ricerca della trasformazione del progetto nella Magia e nel Mito
per far vivere chi assiste e chi collabora un’Esperienza Straordinaria.
SINOSSI
La leggenda narra di un drago che volle sfidare il potere del Sole, e durante una notte nuvolosa e buia uscì dalla sua caverna e strisciò lentamente verso il mare. Il calore del suo fuoco attirò una ninfa, la quale contro il volere delle sue sorelle, coraggiosa salì verso la superfice, lì dove era proibito andare. Sulla riva le due creature si incontrarono e decisero di unirsi per mettere fine alla separazione dei due mondi.
L’amore tra il drago e la ninfa si sigillò con la nascita delle Sirene, esseri straordinari con il corpo di ninfa e la coda del drago, il simbolo eterno di unione tra terra e mare.
Lo spettacolo mette in scena la nascita delle Sirene, figlie del Dragone. L’Incontro della terra e del mare, del fuoco e dell’acqua, un incontro che attraversa i miti e le leggende dell’Italia e della Campania stessa.
Il Primo Spettacolo al Mondo
di Mermaiding in mare!
SPETTACOLO
SIRENES è uno spettacolo unico al mondo, perché vede per la prima volta in mare l’incontro di una disciplina nuova come quella del mermaiding (Sirene) e quella del nuoto sincronizzato (ninfe). Il pubblico non può fare a meno di rimanere “incantato” dalle coreografie, dai movimenti e dal canto di esseri straordinari che danno vita al mito.
La messa in scena è impreziosita da uno spettacolo pirotecnico direttamente in mare e da una performance da artisti del fuoco che metteranno in scena tutta la potenza infiammante del Dragone, tutto in un’atmosfera antica e magica.
Il pubblico tornerà a casa felice di aver vissuto il Mito!
ideato e diretto da Alessandro D’Auria
SINOSSI
Il Mercante è la teatralizzazione del gioco di carte del MERCANTE IN FIERA. Nato nel ‘700 e nominato anche da Wolfgang Amadeus Mozart e Carlo Goldoni, è basato sull’utilizzo di due mazzi di carte personalizzati con immagini speciali.
Lo spettacolo narra la storia del Mercante; chi è, da dove viene, come è arrivato a creare il gioco di carte, e quale è il suo scopo indicatogli dalla Dea Fortuna. Quest’ultima lo sfida, infatti, a riuscire a comprare la felicità delle persone.
Capirà alla fine che potrà compiere la sua missione solo barattando la felicità con altra felicità, ed ecco che darà vita al suo gioco di carte.
Un viaggio dove i personaggi delle carte prendono vita e diventano attori, cantanti, ballerini, creatori di elisir, musicisti, saltimbanco, circensi.
Il gioco del Mercante
in Fiera a Teatro!
SPETTACOLO
Il pubblico entra nella meravigliosa fiera del Mercante, fatta di luci, attori, ballerine, una fantastica band dal vivo e soprattutto tanta sana follia.
Non si gioca più al mercante in fiera in casa attorno ad un tavolo, ma condividendo la magia della partita in uno spazio più grande, insieme a centinaia di giocatori.
Il pubblico è attore protagonista, perché può conquistare le carte, non con la classica asta monetaria, ma superando alcune divertenti prove (canore, fisiche, espressive), ci si distacca così dal materialismo per vivere nel giusto modo lo spirito del gioco.
Il Mercante è dunque teatro, live show e anche gioco. Lo spettacolo è adatto a qualsiasi tipo di età. Come conclusione ci saranno tre fortunati tra il pubblico che vinceranno gli ambiti premi.
ideato e diretto da Alessandro D’Auria
musiche Antonio Scutiero
SINOSSI
Dopo il successo del Mercante, continua la trasformazione dell’irreale in reale. Prendi il gioco più importante della tradizione napoletana, vestilo con la magia dello spettacolo e donagli un luogo meraviglioso tutto da scoprire, ecco svelato il segreto dell’innovativa idea della tombola vivente.
Non più seduti attorno ad un tavolo a giocare ognuno la propria partita, ma condividendo un obiettivo comune che sarà quello di collaborare per completare la cartella della propria squadra.
Uno dei fattori importanti di questo evento è la valorizzazione dei luoghi. I numeri, infatti, vengono disposti soprattutto in luoghi meno conosciuti, in modo da spingere il pubblico a visitare posti magari nascosti che difficilmente sarebbero visti.
Oppure valorizzare monumenti come chiese (84 – ‘a chiesa) che durante la serata rimarrebbero aperte per accogliere visitatori, che con la motivazione del gioco potrebbero scoprire le sue bellezze artistiche.
Lo spettacolo
della Tombola
dove i numeri prendono vita!
SPETTACOLO
Il pubblico si unirà in squadre e ognuno con una cartella, partirà alla ricerca di tutti i numeri, andandoli a scoprire nei tanti luoghi, vicoli, scalinate, piazzette di tutta la città.
Ad aspettarli non ci sarà un numerino di legno, ma tutti i numeri prenderanno vita.
Ci saranno numeri rappresentati da oggetti ( 5 ‘a mano, 7 ‘o vasetto…) e altri da vere e proprie rappresentazioni teatrali o musicali ( 55 ‘a museca, 72 Pulcinella, 48 ‘o muorto che parla…)
Una sorta di caccia ai numeri, dove i più veloci potranno gridare, Tombola!
Alla fine tutti saranno vincitori perché a chiudere la serata sarà ‘a Festa, che con musica e tanta allegria donerà al pubblico il premio più bello, la gioia della condivisione di un’esperienza straordinaria.
ideato e diretto da Alessandro D’Auria
SINOSSI
La trasposizione teatrale narra di un ragazzo innamorato del mare, a tal punto, da ripudiare il lavoro impostogli dalla madre, rimasta vedova: diventare pescatore. Questo suo atteggiamento accende l’ira della madre che, in un momento di grande disperazione, gli lancia contro un anatema: “che tu possa diventare pesce e non tornare più da quel mare che tanto difendi e desideri”. Cola si trasforma davvero e diventa abilissimo nelle immersioni e nel trattenere il fiato anche per un tempo indefinito.
Diventa così noto da impressionare addirittura il Re: affascinato dalle abilità del ragazzo e allo stesso tempo invidioso delle sue insolite capacità, gli propone di continuo sfide azzardate. Fino ad arrivare al punto di sparare, con un cannone, una palla a chilometri di distanza dalla riva per poi ordinare a Colapesce di riportargliela intatta.
Il ragazzo però da quella sfida scoprirà un mondo sommerso paradisiaco e non tornerà più sulla terraferma.
Questa storia è una sorta di viaggio di formazione, un viaggio fuori e dentro di sé, incontrando la propria anima e confrontandosi senza filtri con i propri sentimenti.
Questa trasformazione in pesce è una bella allegoria: l’uomo che discende dal mondo marino torna ad esso per completare la propria vera evoluzione.
La leggenda di Colapesce
con una reinterpretazione Straordinaria!
SPETTACOLO
Lo spettacolo può essere inserito in vari contesti e soprattutto può essere rappresentato in differenti luoghi, poiché nasce come spettacolo itinerante ma è stato messo in scena anche a teatro (Teatro Trianon Napoli) e quindi prevede una messa in scena in un unico luogo.
VERSIONE ITINERANTE
Si sviluppa in 5 stazioni raggiunte a piedi con un sistema di avvicendamento di piccoli gruppi (max 60/70 persone). In questo modo il pubblico incontrerà, volta per volta, i personaggi della storia che si racconteranno attraverso un monologo, un dialogo e una canzone. Si sfrutta la scenografia del posto e si prediligono luoghi vicino al mare. Il monologo di Colapesce prevede infatti, che lo stesso incantato da una sirena e ormai deciso a vivere nel mare, si tuffi davvero in acqua come finale dello spettacolo. In questa versione si può ripetere la rappresentazione più volte, per un massimo di 2, per permettere a più persone di assistere.
VERSIONE TEATRALE
Spesso una leggenda prende vita proprio nelle storie che le persone si raccontano a vicenda, o addirittura una persona può diventare leggenda. L’intento di questa versione è funzionale a questo desiderio del regista: proporre uno di quei classici momenti in cui davanti a un fuoco o a una tavola imbandita, qualcuno a un certo punto si alza e racconta una leggenda. Il pubblico è come se si raccogliesse attorno al cantastorie, che presenta uno dopo l’altro i luoghi e i personaggi che popolano la leggenda, per ricreare quell’atmosfera d’intimità e magia d’un tempo: lo spazio scenico diventa così un luogo da condividere, attori e spettatori. Un semplice palchetto di legno e il pubblico raccolto intorno ad ascoltare e a viaggiare con l’immaginazione.
ideato da Pietro Pignatelli e Alessandro D’Auria
Regia Pietro Pignatelli
Drammaturgia Angelo Ruta
Musiche Baraonna
Costumi Maria Grazia Nicotra
Direzione Musicale Bruno Troisi
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